È stato pubblicato l’Osservatorio sulle pensioni della Gestione Dipendenti Pubblici (GDP), con i dati sulle prestazioni vigenti al 1° gennaio 2019 e liquidate nel 2018.
Il numero delle pensioni vigenti al 1° gennaio 2019 è pari a 2.913.778, in aumento dello 1,7% rispetto all’anno precedente (2.864.050). L’importo complessivo annuo (tredici mensilità) delle pensioni è di 72.028,1 milioni di euro, con incremento del 3,9% rispetto al 2018 (69.328,8 milioni di euro).
Per quanto riguarda la ripartizione per cassa, il 58,9% delle pensioni è erogato dalla Cassa Trattamenti Pensionistici Statali ( CTPS), seguita dalla Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali ( CPDEL) con il 37,8%. Le altre casse rappresentano complessivamente il 3,3% del totale. Con riferimento all’importo complessivo annuo, risulta che il 61,8% è a carico della CTPS (1.995,68 euro), il 31,3% a carico della CPDEL (1.575,09 euro) e il rimanente 6,9% è erogato dalle altre casse, con importi che variano da 1.437,40 euro mensili per la Cassa Pensioni Insegnanti ( CPI), a 4.541,26 euro per la Cassa Pensioni Sanitari ( CPS).
Pensioni GDP: dati per categoria e sesso
Per quanto riguarda le prestazioni vigenti al 1° gennaio 2019, emerge che il 58,6% del totale dei trattamenti pensionistici è erogato alle donne, contro il 41,4% erogato agli uomini.
Relativamente alle pensioni liquidate nel 2018, la categoria delle pensioni di anzianità/anticipate è la più numerosa con il 48,7% del totale e importi complessivi annui pari a 2.779,1 milioni di euro (60,4% del totale). Le pensioni ai superstiti rappresentano il 25,9% del totale come numero e il 12,7% come importo. Infine le pensioni di vecchiaia e di inabilità sono rispettivamente circa il 21% e il 5%, sia nel numero che nell’importo.
Pensioni GDP: dati per area geografica
La distribuzione per area geografica delle pensioni vigenti al 1° gennaio 2019 mette in evidenza che il maggior numero delle prestazioni è concentrato al Nord (41% del totale nazionale), seguito dal 36% al Sud e nelle isole e dal 22,9% al Centro. Esiguo il numero delle pensioni erogate all’estero, pari allo 0,1% del totale.
Le regioni con il maggior numero di pensioni pubbliche sono la Lombardia e il Lazio, che erogano rispettivamente l’11,8% e l’11,6% del totale, seguite dalla Campania (9,2%) e dalla Sicilia (8,3%). Le regioni che erogano il minor numero di pensioni sono la Valle d’Aosta (0,2%), il Molise (0,6%) e la Basilicata (1%).
Pensioni GDP: dati per età, categoria e importo
L’età media complessiva dei titolari di pensioni di vecchiaia e anzianità/anticipate è di 73,9 anni per gli uomini e di 73,8 per le donne. Quella dei titolari di pensione di inabilità si discosta di oltre tre anni tra i due sessi (70,7 per gli uomini e 74,1 per le donne). L’età media della categoria superstiti è molto differenziata tra i due sessi, essendo pari a 71,7 anni per gli uomini e a 78,8 anni per le donne.
Il 16,4% delle pensioni pubbliche ha un importo mensile inferiore ai 1.000 euro, il 48,4% tra 1.000 e 1.999,99 euro e il 26% tra 2.000 e 2.999,99. Il 9,2%, infine, ha un importo dai 3.000 euro mensili lordi in su.