Sostenere le famiglie in difficoltà puntando al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale: questo l’obiettivo del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza.
Per richiedere il beneficio sono stati pubblicati il modello aggiornato e i nuovi modelli “Ridotto” ed “Esteso”: il primo è necessario per comunicare i redditi di attività lavorative in corso al momento della presentazione della domanda e non interamente valorizzati su ISEE, il secondo modello, invece, è utile ai beneficiari che dovranno comunicare tutte le variazioni intervenute nel corso della percezione della misura.
La circolare INPS 20 marzo 2019, n. 43 fornisce tutte le informazioni su questo beneficio economico, specificando requisiti, adempimenti, modalità di richiesta e calcolo dell’importo.
Inoltre, è disponibile online il servizio per la consultazione delle domande di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza presentate presso gli sportelli di Poste Italiane, i CAF o tramite SPID sul sito del Reddito di Cittadinanza.
Sono oltre 806mila le richieste per nucleo familiare arrivate all’INPS attraverso i modelli presentati alle Poste, ai CAF e online; di queste, oltre 433mila sono di donne, ovvero il 54% del dato totale. Il Reddito di Cittadinanza è distribuito su tutto il territorio nazionale: il 49% delle richieste è stato presentato nelle regioni del Centro-Nord e il 51% al Sud. Le prime due regioni sono Campania e Sicilia; il Lazio è la terza regione, seguita da Puglia e Lombardia, poi Calabria e Piemonte.
I dati completi sono consultabili nella documentazione allegata.
Indicatore della situazione economica equivalente, che deriva dal rapporto tra l’ISE e il numero dei componenti del nucleo familiare in base a una scala di equivalenza stabilita dalla legge.